Linee guida del progetto “Sentinelle della legalità” della
Fondazione Caponnetto
Trattasi di un progetto nato nel 2009 che propone un
percorso creato appositamente per proseguire il lavoro che
già il grande giudice, ideatore del pool antimafia e “padre”
dei giudici Falcone e Borsellino, aveva iniziato dopo aver
lasciato la toga al fine di attivare la coscienza civile dei
giovani spingendoli ad avere una migliore conoscenza dei
propri beni comuni e quindi del proprio territorio ed
una maggior attenzione a tutte le cause che ne minacciano la
sicurezza e la legalità.
Il
progetto “Sentinelle della legalità” è in collaborazione con
il MIUR; si articola in tre fasi distribuite lungo un anno
scolastico e prevede la formazione di gruppi di studenti
che, sotto la guida di esperti, dei membri della Fondazione
Caponnetto e dei loro insegnanti sceglieranno di prendere in
esame alcuni aspetti della loro realtà comunale in stato di
degrado.
Nella prima fase l’obiettivo è la ricerca, l’osservazione e
la produzione di materiale documentario. La seconda fase che
si svolge circa a metà dell’anno scolastico prevede un
incontro in spazi messi a disposizione dall’amministrazione
comunale nei quali i ragazzi potranno confrontare i
risultati delle proprie ricerche con i pareri delle figure
di comune e provincia che hanno il ruolo di amministratori
del territorio esaminato. Infine l’ultima fase prevista nel
mese di maggio, si basa su un incontro con gli
amministratori regionali e con la presenza di parlamentari
ai quali verrà presentato il lavoro svolto dai ragazzi
raccolto in un testo corredato da immagini che farà parte
del volume pubblicato ogni anno dalla Fondazione stessa e
che documenta le criticità locali riscontrate dai giovani.
Il
progetto “Sentinelle della legalità” è ormai molto
conosciuto a livello nazionale perché si propone di mettere
a frutto la consapevolezza del valore e delle potenzialità
del mondo giovanile dando ai giovani uno spazio di
visibilità e di ascolto e una capacità moltiplicativa di
coinvolgimento di altri ragazzi per maturare la coscienza
del territorio in cui vivono come bene di tutti e quindi da
difendere. Lo scopo del progetto è infatti quello di formare
nei giovani una capacità critica capace di determinare
diversamente le scelte operate dal mondo adulto e correggere
la politica oltre che di salvaguardare la legalità e la
sicurezza del proprio territorio. Va inoltre evidenziata
la collaborazione costante con le Istituzioni tutte, le
FF.PP, in particolare con il Dipartimento della P.S. e con
l'Anci, collaborazione tesa a promuovere le iniziative
avviate a favore dei giovani, nonché la veicolazione delle
analisi dei fenomeni criminali di stampo mafioso curati
dalla Procura Nazionale Antimafia e dalla Direzione
Investigativa Antimafia.
Domenico
Bilotta
Responsabile Nazionale Progetto Scuola
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