Con gli studenti dell’Istituto Tecnico Gobetti-Volta ci siamo diretti a Pescia dove l’amministrazione comunale e l’Istituto Lorenzini ci hanno accolto in una sala meravigliosa. Qui i “nuovi” amministratori comunali hanno annunciato quello che non sempre ci sentiamo dire. “Qui i camorristi ci sono e noi li vogliamo combattere senza se e senza ma”.
Dopodichè ci siamo diretti verso il bene confiscato dove è in fase di uscita la famiglia del mafioso. Saremo vicini alla Giunta Comunale di Pescia nel progetto di riutilizzo social di questo edificio residenziale con terreni agricoli adiacenti. Ne dovremo fare una buona pratica. Quindi ci siamo diretti ala Comunità di Macchino nel Comune di Massa e Cozzile per incontrare il Sindaco e i ragazzi della Comunità di Recupero da Dipendenze.
Questo è stato il primo bene confiscato ai mafiosi. Qui il clan camorristico “Nuvoletta” raffinava eroina per poi distribuirla in Versilia e a Montecatini. Testimonianze “forti e senza mediazione”.
Poi un’affermazione “Qui apriamo la porta a tutti perchè quando un ragazzo chiede aiuto è il momento giusto per dargli una mano!”
In visita all’Hotel Paradiso, confiscato alla Banda della Magliana, e incontro con il Vice Sindaco di Montecatini e il Giudice Prodomo al Circolo Arci Ho Chi Minh.
Stranezza che l’Hotel Paradiso confiscato alla Banda della Magliana presente a Montecatini Alto non faccia “più” parte dell’Osservatorio dei Beni Confiscati alla mafia della Regione Toscana. Prima c’era e adesso è scomparso. Chiederemo le motivazioni.
Nella mattina siamo stati ricevuti nell’Aula Consiliare di Montecatini Terme dal Vicesindaco che ci ha comunicato l’impegno del Comune su tre beni confiscati, ma anche l’impossibilità di affrontare la situazione dell’Hotel paradiso.
Nel pomeriggio un incontro con il Giudice Prodomo che ci ha aiutato a focalizzare la complessità giudiziaria al Circolo Arci Ho Chi Minh di Pistoia dove accoglienza e buon cibo hanno contraddistinto una scelta etica: lì no slot machine!!